L’effetto dentifricio

 Nella vita di tutti i giorni ogni volta che vi lavate i denti vi si presenta davanti agli occhi un fenomeno incredibile, se visto sotto il profilo scientifico, fenomeno che però è sempre passato inosservato ai più.

Si tratta dell’effetto dentifricio, ovvero del fatto che se premo il tubo nella sua parte estrema posteriore, dal beccuccio, anteriormente, esce la pasta che depongo sullo spazzolino per pulire i denti.

Banalissima osservazione? Direi proprio di no se pensate e ragionate sul fatto che la particelle costituenti il gel, compresse nella parte posteriore, trasferiscono l’informazione “compressione” a quelle anteriori senza la necessità di nessun artifizio od intervento esterno, ma solo in virtù della struttura del dentifricio stesso.

Ora pensate alla straordinaria scoperta delle onde gravitazionali, che ci danno informazioni su quanto accade in profondi e lontani recessi dell’universo: è come per il dentifricio, ciò che accade così distante viene trasmesso fino a noi solo in virtù della struttura dello spaziotempo che deve somigliare da vicino a quella del dentifricio.

Od ancor meglio a quella dell’acqua!

Se in una boccia di vetro piena d’acqua lascio cadere qualche goccia di colore, che mescolandosi con l’acqua disegna innumerevoli e varie forme, posso avere visivamente la configurazione dell’universo nella quale il colore rappresenta la materia a noi conosciuta, pari al 5% circa di tutta l’energia contenuta, e l’acqua che rappresenta il substrato di sostegno del colore a coprire il restante 95%, acqua che supporta senza problemi l’effetto dentifricio.

L’acqua possiede le caratteristiche fondamentali per rappresentare la struttura dello spazio temo, ovvero le condivide.

Innanzitutto la diffusione che è omogenea e continua, poi si caratterizza per essere senza siti vuoti, è rigida ma non troppo altrimenti non potrebbe deformarsi e produrre le onde gravitazionali, semplice nella configurazione di base come può esserlo una struttura cubica che si ripete all’infinito, formata da due soli elementi, come l’acqua, che potrebbero essere la materia oscura e l’energia oscura, ovvero lo spazio a forma di piccole sfere ai vertici del solido, ed il tempo sotto forma di stringhe i lati, che li unisce tutti.

Spaziotempo ed acqua, ci ragionerei su per approfondire il discorso sulle proprietà comuni e, tanto per fare un esempio, ricordando come né nell’acqua né nel spazio tempo siano possibili le fratture di struttura, mentre possono esistere buchi o siti a maggiore o minore densità: ghiaccio e vapore per l’acqua, spaziotempo denso o rarefatto in corrispondenza.

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