E’ nato un virus intelligente

Tutte le conoscenze sui virus ante Covid 19 concordavano nel ritenere questi soggetti incapaci di adottare strategie complesse nel loro processo evolutivo e di sopravvivenza all0interno di un ospite. Si sapeva che potevano mutare per adattarsi meglio a situazioni per loro critiche, ma con ristretti margini di trasformazione. La gran parte dei virus influenzali sono stagionali e scompaiono ai primi caldi primaverili  non sapendosi adattare a temperature elevate, Ma anche virus letali come Ebola non sono riusciti ad adottare trasformazioni tali da renderli pandemici.

Il Covid 19 invece sta dimostrando caratteristiche e capacità impensabili.

Pur essendo un virus prevalentemente respiratorio non subisce gli influssi stagionali e prospera a qualsiasi latitudine e stagione.

A differenza di molti altri virus ha la capacità di inibire inizialmente, per almeno una settimana, la risposta del sistema immunitario, come se avesse informazioni genetiche simili all’HIV (e questo è il motivo della scarsa affidabilità dei test immunologici nella prima settimana dell’infezione).

Ha presentato, dalla sua comparsa ad oggi, una serie impressionante di mutazioni tali da renderlo più diffusivo e contagioso, come se non volesse abbandonare la partita che ha intrapreso con l’umanità.

Se il suo sito di ancoraggio era ben conosciuto si dal suo insorgere, ovvero il recettore ACE 2 delle fibrocellule muscolari dei capillari, gli ultimi approfondimenti intorno alla sue mutazioni hanno dimostrato che si sta modificando profondamente poiché sua variando il recettore al quale attaccarsi: non più ACE2 ma…? Ancora non è chiaro il recettore nuovo prescelto.

Se ci si pensa bene sembra di aver di fronte un soggetto capace di strategie complesse, di scelte oculate, con una tempistica ben definita, senza tentennamenti di fronte alle più svariate situazioni. Si direbbe un comportamento intelligente frutto di valutazioni adeguate e ben ponderate: Ma si tratta di un virus, direte! Sì è un virus, ma se pensiamo che l’intelligenza, come tratto genetico, nasce dall’acquisizione di  geni aggiuntivi, occasionalmente aggregati, o ingegneristicamente inseriti, aggiunte capaci di offrire al soggetto nuove prospettive evolutive e di sopravvivenza, allora dobbiamo pensare di aver a che fare con un virus intelligente, virus che condizionerà stabilmente la nostra vita e ci accompagnerà per lungo tempo, sperando che non prenda il sopravvento sulla nostra specie.

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