Un’idea luminosa viene disegnata dai vignettisti con una lampadina sulla testa
Un individuo intelligente ha una mente brillante.
I buddisti chiamano i loro maestri “illuminati”
Nelle malattie demenziali si dice che “si spegne la mente”
Basterebbero queste banali affermazioni per supporre che il cervello funzioni con la luce, anche se poche evidenze scientifiche esistano su tale argomento.
Ma riflettiamo bene (guarda caso anche questa affermazione fa riferimento alla luce) su alcuni capisaldi della funzione cerebrale.
Se il meccanismo di funzionamento del cervello è quello fotonico con il rilascio da parte di alcune cellule specializzate proprio di fotoni con il compito di collegare simultaneamente milioni di punti, che possono essere anche solo dei quark situati sulla superficie delle cellule, tale istantaneo contatto genera, come per la tv, un’immagine che altro non e che l’elaborazione di un dato, un pensiero, un’emozione, un calcolo, un ricordo.
E se ci riferiamo ai ricordi allora si può pensare a un meccanismo che generando con una particolare angolatura il fotone si ricostruisce un intero sistema di immagine, molteplici esperienze, la sequenza talora del film di una vita. Ora al variare dell’angolo di partenza si può vedere un altro film, magari appartenuto a chi ci ha preceduto, un viaggio nelle nostra storia od in quella dell’umanità.